
«Un percorso stimolante, una visione di crescita aziendale e di valorizzazione delle risorse umane». Così Giuseppe Pecora amministratore di SIMM S.r.l. – Società di Installazioni e Manutenzioni di Impianti Meccanici definisce l’esperienza come mastro impiantista e come società partner di Mastri 4.0, la scuola dei mestieri edili ideata da Daniele D’Orazio fondatore di Impredo.
«SIMM ha dimostrato interesse e portato un immediato contributo didattico e tecnico – spiega Pecora –, ritenendo fondamentale poter formare ragazzi di qualsiasi età e provenienza, contribuire ad aumentare la qualità delle risorse impiegate in edilizia e allo stesso tempo avere la possibilità di attingere forza lavoro pronta a entrare in cantiere. E tutto questo soprattutto in un momento in cui c’è difficoltà a reperire maestranze qualificate».
SIMM S.r.l. è nata piuttosto recentemente, eppure affonda le sue origini in una storia familiare fatta di grandi imprese. «SIMM raccoglie il percorso tecnico di studi e di esperienza di tutta la vita – racconta Giuseppe Pecora –. Fin da bambino ho affiancato mio padre Paolo, un uomo di scienza e inventore, dedito alla ricerca in molti settori a partire dall’elettronica. Lui mi ha educato alla ricerca e al lavoro, per me è stato un grande esempio. Ha ottenuto il premio Oscar Salone internazionale dell’Invenzione di Bruxelles 1968 per il telefono senza fili, forse molti non sanno ma il cordless ha un’origine italiana, e poi tanti altri brevetti. Sono cresciuto in un ambiente altamente formativo e questo mi ha permesso di sviluppare tante passioni come quelle per le scienze naturali e l’idraulica».
Pecora – con una laurea in Scienze Agrarie con indirizzo ingegneria all’Università della Tuscia e le prime esperienze lavorative nel settore dell’impiantistica meccanica – ha fatto confluire tutto il suo bagaglio di studi e passioni in SIMM, gestendo cantieri importanti, svolgendo attività di progettazione, installazione di impianti meccanici di ogni genere con ottimizzazione tecnico-economica e realizzativa nei settori residenziale, alberghiero, sportivo, ecc.
Qual è la sua opinione e come è andata l’esperienza con questo primo anno della scuola Mastri 4.0?
«Mastri 4.0 è un progetto originale e ambizioso, ideato dalla mente geniale di Daniele D’Orazio per dare risposte ad alcune criticità del mondo lavorativo in particolare di quello edile. Ho creduto subito in questo progetto e me ne sono fatto promotore, avviando il primo corso pilota nella sede di Edilcassa del Lazio a Roma. Ad oggi Mastri è una bellissima realtà che è crescita in termini di strutture, laboratori, adesioni e coinvolgimento di Enti Pubblici. Di fatto rappresenta il ponte tra conoscenze tecniche/teoriche e pratico/operative con il mondo del lavoro, in una visione totale e di massima interazione multidisciplinare. Un tassello che mancava e che consente ai partecipanti di avere una preparazione raffinata, diversamente non acquisibile».
Perché con SIMM ha scelto di entrare nel progetto Mastri 4.0 e di diventare mastro impiantista?
«Ho ritenuto importante essere partner di una start-up con una visione di crescita aziendale comune, consci anche delle precise esigenze del settore edilizio, carente appunto di figure professionali giovani come direttori operativi di cantiere, capo cantiere e maestranze specializzate (in muratura, carpenteria, impianti elettrici, impianti idraulici, ecc.). Inoltre, Mastri collega con il mercato del lavoro, trovando una soluzione ai problemi di inserimento lavorativo ed ha un aspetto sociale non trascurabile, quello di rivolgersi a tutti, anche ai detenuti di Rebibbia, agli stranieri o a persone in condizioni di necessità. Per quanto riguarda il mio settore, oggi l’impiantistica assume sempre più importanza in un mondo alla continua ricerca del risparmio energetico e di fonti alternative. Il viaggio verso soluzioni che sempre più promuovono il rispetto per l’ambiente è velocissimo. Mastri unisce lo studio alla pratica e lo fa con professionisti con decenni di esperienza che si mettono al servizio dei giovani per accrescerne la preparazione. In ogni mestiere, il mastro o maestro diventa il proprio mentore, ed io ad esempio per il mio percorso devo tutto a mio padre Paolo, agli insegnamenti di un bravissimo impiantista come Bruno Bartoleschi, e al compianto amico e correlatore di tesi Tommaso Turchetta».
La SIMM si occupa di progettazione e realizzazione di impianti meccanici; ci spiega l’importanza di questi sistemi per l’edilizia del futuro e per un mondo sempre più green?
«Preferisco parlare di rispetto per l’ambiente, perché durante il corso di Laurea in Scienze Agrarie i docenti partivano da questo presupposto, mentre il termine green è figlio dei tempi recentissimi. SIMM è da sempre orientata, in tutte le sue attività, verso la ricerca di tecnologie, sistemi e prodotti a minore impatto ambientale. Le nuove costruzioni vengono eseguite con materiali che hanno maggiore tenuta termica, gli edifici hanno basse dispersioni, per questi motivi gli impianti di riscaldamento moderni hanno temperature di esercizio più basse con emissioni ridotte. L’interazione tra le varie competenze nello sviluppo di un’opera edile ha tra i primi obbiettivi il raggiungimento di una correlazione immediata e diretta tra il minore impatto ambientale possibile e un risparmio energetico ed economico. Vi è una visione più complessa ed attenta affinché gli edifici e gli impianti facciano parte di un unico sistema che coniughi il comfort con il massimo rispetto per l’ambiente. L’ottimizzazione impiantistica finalizzata all’eliminazione degli sprechi energetici rimane un punto di forza in SIMM, che estende questa filosofia nella realizzazione di qualsiasi impianto anche nei settori alberghiero, agricolo, ornamentale e sportivo».
Lei ha assunto uno studente di Mastri nella sua azienda; cosa direbbe a un giovane che desidera lavorare nel settore edile e quali caratteristiche e competenze deve avere un lavoratore in questo settore?
«La propria sicurezza è sicuramente il primo requisito su cui il lavoratore va formato. Il settore edilizio è un motore economico di grande rilievo, caratterizzato da forti dinamicità nella ricerca di elementi innovativi. Le competenze fondamentali per un giovane che vuole inserirsi in questo mondo sono la conoscenza delle proprie attitudini e il massimo apprendimento per l’esecuzione teorica e pratica e lo svolgimento delle lavorazioni alle quali vuole prendere parte. Il lavoro sul campo è fondamentale per la conoscenza dei nuovi mezzi meccanici a disposizione del settore, dei nuovi prodotti e delle tecniche tramandate dai mastri. E tutto questo Mastri lo offre con lo studio, il laboratorio e il tirocinio in cantiere. La scuola ha formato lavoratori specializzati e creato posti di lavoro, io ho assunto in SIMM una risorsa molto valida con grandi motivazioni, desideroso di stabilità e sicurezza, e di inserirsi in un contesto lavorativo di crescita. È importante che in futuro il progetto Mastri possa crescere sempre di più dal punto di vista sinergico, creando tante opportunità lavorative».
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