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Bi.Ti. S.r.l. è nata nell’ottobre del 1995 dall’amicizia e dalla passione per il lavoro di Stefano Bianchi e Massimiliano Tozzi. Dalle iniziali dei loro cognomi e dalle denominazioni delle rispettive aziende (Bianchi Impianti e Tozzi Impianti) è stato creato l’acronimo Bi.Ti., che oggi identifica una società che ha saputo imporsi nel panorama nazionale e internazionale. È specializzata in progetti e servizi per le aziende, in particolare nel settore delle istallazioni di impianti elettrici e nel campo delle costruzioni. È il partner perfetto per un progetto importante e che guarda al futuro come quello di Mastri 4.0, messo in piedi da Impredo Academy. Bi.Ti., inoltre, è una società dinamica e innovativa che investe in molti settori differenti, ma allo stesso tempo è anche una grande famiglia che conserva al suo interno valori e tradizioni.

Com’è nata Bi.Ti. S.r.l.? Come è cresciuta e come si è trasformata nel corso di quasi 30 anni di attività?

«Bi.Ti – spiega Stefano Bianchi Amministratore unico – è nata dalla fusione di due realtà artigiane e ad oggi è diventata una holding, ovvero una società madre di altre aziende che coprono settori ben diversi. Diamo supporto ai clienti dal punto di vista impiantistico a partire dalla progettazione e fino all’implementazione degli impianti tecnologici. L’azienda ha conosciuto una grande crescita nel corso degli anni e nel 2000 abbiamo deciso di aprire una sede a Milano, oltre che a Roma, avendo cantieri in tutta Italia, c’era la necessità di essere presenti su un mercato molto diverso e importante per seguire da vicino i clienti».

Una holding con a capo due grandi visionari che hanno sempre creduto nell’innovazione: «Abbiamo creduto nelle nuove tecnologie, importando anche prodotti americani che ci hanno permesso di essere competitivi sul mercato italiano, offrendo soluzioni innovative e diverse e dando servizi che in quel momento mancavano. Negli anni ci siamo specializzati nel general contractor, offrendo ai clienti un pacchetto di servizi completo, avendo all’interno del nostro team tutte le professionalità necessarie e stringendo sinergie con grandi marchi».

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Quanto è importante nel vostro settore l’innovazione tecnologica, la competenza professionale e la sostenibilità ambientale?

«Moltissimo – prosegue Stefano Bianchi -. Il reparto tecnologico è e deve essere molto evoluto, studiamo le problematiche di ogni cliente, forniamo una soluzione mirata e la realizziamo. L’innovazione tecnologica ci consente di essere sempre aggiornati, di ideare progetti in base alle esigenze del singolo cliente e anche di abbassare i costi. Bi.Ti. presta molta attenzione all’innovazione tecnologica, così come alla sostenibilità ambientale».

Quali sono i servizi che fornite ai vostri clienti e come impostate la vostra strategia operativa?

«Tutto parte dall’ascolto delle esigenze del cliente, esigenze che sono sia tecniche per risolvere un problema che di budget. Per cui noi cerchiamo di studiare un progetto con la soluzione migliore che ci permetta anche di stare nella spesa. Forniamo, quindi, una soluzione tecnica ma anche economica e il progetto si realizza sulla base di ciò che ci viene richiesto».

Quale vision Bi.Ti. ha in comune con Mastri 4.0? E quale motivazione vi ha spinti a entrare nel progetto della scuola per formare i mastri del futuro?

«Ho solo parole di ringraziamento per quanto sta facendo Daniele D’Orazio, ha una vision molto evoluta e sia con Mastri 4.0 che con Impredo sta facendo grandi cose. Abbiamo molto in comune io e lui: stessa visione di politica aziendale, stessa mission e condividiamo la necessità di avere personale formato, competente e professionale. Non è sempre facile trovare giovani con queste caratteristiche e Mastri 4.0 va a colmare determinate lacune. Inoltre, è una grande opportunità di inserimento sociale per chi si trova a vivere un disagio o una situazione difficile, come può capitare agli immigrati o a chi è stato in carcere. Mastri è un’opportunità per crescere, per imparare un mestiere e per progettare e costruire il proprio futuro. È una scuola basata sul presente, passato e futuro».

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Poniamo uno sguardo al futuro: quali obiettivi si prefigge di raggiungere Bi.Ti. nei prossimi anni?

«È fondamentale avere sempre lo sguardo rivolto al futuro anche per dare risposte ai periodi di crisi. Noi, ad esempio, dopo la costruzione ci occupiamo anche della manutenzione per accompagnare sempre il cliente nel suo percorso. Il mercato è molto cambiato negli anni, e oggi non bisogna essere competitivi solo a livello italiano ma anche europeo. La capacità imprenditoriale sta nel comprendere sempre e in anticipo il momento giusto per compiere un’azione e proporre nuove idee».

Quale consiglio dareste a un giovane che vorrebbe entrare a lavorare nella vostra azienda?

«Ai giovani consiglierei di essere intraprendenti – conclude Stefano Bianchi -, autonomi, di avere rispetto delle regole e delle persone, e poi di avere sogni e di proporre idee. Da noi la porta è sempre aperta a chi è propenso alla crescita, io credo che i giovani vadano sostenuti e accompagnati. Per questo spero che Mastri 4.0 diventi la scuola che crei sogni e un modo diverso di vedere la vita. Quando si cerca nuovo personale è ovvio che si pensa alla mansione, ma sono importanti anche approccio, fantasia e capacità di raggiungere l’obiettivo».

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